Parabola evangelica. Narra di due fratelli, di cui il minore, fattasi dare dal
padre la propria parte di sostanza, se ne va lontano e la sperpera con
leggerezza; sopravvenuta una carestia, si riduce a fare il guardiano di porci;
pentito, ritorna e chiede perdono al padre, che in suo onore ordina un
banchetto. Il figlio maggiore, sdegnato, fa osservare al padre che la sua
fedeltà non è stata compensata allo stesso modo. Il padre risponde
che è giusto festeggiare il ritrovamento di quello che si credeva ormai
perduto. ● Arte - Alla parabola del
f. si sono ispirate l'arte e la
letteratura di ogni tempo, dandone interpretazioni e svolgimenti diversi:
Der
verlorene Sohn, di Wickram (1540) e
Auto del hijo pròdigo, di
Lope de Vega (XVII sec.);
L'enfant prodigue, di Gide (1909), ecc. Fra i
numerosissimi pittori e scultori che trattarono questo tema, si ricordano
Rembràndt, Tenier, Jordaens, il Guercino e Martini.